ALLEGORIA DEI 12 SEGNI ZODIACALI



ALLEGORIA DEI 12 SEGNI ZODIACALI (12 Stadi evolutivi)

Tratto dal libro: “Zodiaco, linguaggio dimenticato”, di Maria Grazia Albanese, Edizioni Mediterranee, 1990.

IL LINGUAGGIO DEI SEGNI
Era di mattina presto. Dio stava al cospetto dei suoi dodici figli e seminò in ognuno di loro un seme di vita umana. Si avvicinarono a lui, uno ad uno, per ricevere i doni loro assegnati.


«A te, ARIETE, io do il mio seme per primo, affinché tu abbia l’onore di deporlo in terra. Per ogni seme che pianterai ne raccoglierai a migliaia. Sarai il primo a penetrare nel terreno della mente umana con il Mio Pensiero, ma non è di tua competenza mantenerlo, né porti alcuna domanda in merito. La tua vita consiste nell’azione e l’unico tuo compito è di cominciare a rendere gli uomini coscienti della Mia Creazione. Per la buona riuscita della tua missione ti regalo la Stima di Te Stesso».
Tranquillo, l’Ariete tornò al proprio posto.

«A te, TORO, io do il potere di far fruttificare il seme. Il tuo lavoro è della massima importanza; richiede tutta la tua pazienza perché dovrai portare a termine ciò che è stato intrapreso, altrimenti vedrai i semi portati via dal vento. Non dovrai dubitare, né cambiare parere lungo il cammino, né dipendere dagli altri per il lavoro che ti assegno. Per questo Io ti dono la Forza. Usala con saggezza».
E il Toro tornò al proprio posto.

«A te, GEMELLI, io do le domande senza risposta in modo che tu possa regalare agli uomini la comprensione reciproca. Tu non saprai mai perché loro parlino ed ascoltino, ma nella tua ricerca della risposta troverai il mio regalo: la Conoscenza».
E il Gemelli tornò al proprio posto.

«A te, CANCRO, io affido il compito di insegnare le emozioni agli uomini. Ti chiedo di provocare il loro riso ed il loro pianto, affinché la loro vita ed i loro pensieri creino nel loro profondo la pienezza. Per questo ti regalo la Famiglia, perché la tua pienezza possa renderla prospera».
E il Cancro tornò al proprio posto.

«A te, LEONE, io do il compito di mostrare agli occhi del mondo lo splendore della Mia Creazione. Devi però diffidare dell’orgoglio e sempre ricordare che si tratta della Mia Creazione, non della tua. Se lo dimenticherai, gli uomini ti disprezzeranno. Troverai grandi gioie nella missione che ti affido se la compirai alla perfezione. Per questo devi possedere il dono dell’Onore».
E il Leone tornò al proprio posto.

«A te, VERGINE, io chiedo di giudicare ciò che l’uomo ha fatto della Mia Creazione. Devi esaminare il suo comportamento con molta attenzione e ricordargli i suoi errori affinché, tramite te, sia compiuta la Mia Creazione. Per questo io ti do la Purezza di Spirito».
E la Vergine tornò al proprio posto.

«A te, BILANCIA, io affido la missione di servire, affinché l’uomo sia attento ai propri doveri verso gli altri. Lui deve imparare tanto a cooperare quanto a riflettere sull’altro lato delle proprie azioni. Io ti porrò ovunque regna la discordia. Per aiutarti nei tuoi sforzi, io ti regalo l’Amore».
E la Bilancia tornò al proprio posto.

«A te, SCORPIONE, io do un compito molto difficile. Tu avrai la capacità di conoscere l’anima umana, ma non ti permetto di parlare di ciò che imparerai. Sarai spesso triste nel vedere come sono realmente le cose e ciò che ti distoglierà da Me e ti farà dimenticare che non sono io la causa del tuo dolore ma la perversione del Mio Pensiero. Penetrerai l’anima umana così bene che finirai col vedere l’uomo come una bestia e nel tuo intimo lotterai così ferocemente contro questa bestialità che ti smarrirai. Ma quando tornerai da Me, Scorpione, serberò per te il dono supremo della Determinazione».
E lo Scorpione tornò al proprio posto.

«SAGITTARIO, io ti chiedo di far ridere gli uomini perché la loro incomprensione del Mio Pensiero li rende amari. Grazie al riso, tu dovrai dar loro la speranza che li riporterà verso di Me. In questo modo tu toccherai numerosissime anime, pur solo per un istante, e ogni volta tu conoscerai l’inquietudine. A te, Sagittario, regalo l’Abbondanza infinita che potrai spargere fin negli angoli più bui per portarci la luce».
E il Sagittario tornò al proprio posto.

«Da te, CAPRICORNO, io aspetto il sudore della tua fronte, perché dovrai insegnare agli uomini a lavorare. Il tuo compito non è facile perché sentirai pesare sulle tue spalle la fatica dell’uomo. Affinché tu possa sopportarne il fardello, io ripongo tra le tue mani la Responsabilità dell’uomo».
E il Capricorno tornò al proprio posto.

«A te, ACQUARIO, io do il concetto del futuro perché l’uomo possa oltrepassare i propri limiti. Tu conoscerai il dolore della solitudine perché non ti autorizzo a personalizzare il Mio Amore. Ma per aprire gli occhi dell’uomo ad altre prospettive, io ti regalo la Libertà. Essa ti permetterà di continuare a servire l’umanità ogniqualvolta sarà necessario».
E l’Acquario tornò al proprio posto.

«A te, PESCI, io do il compito più difficile di tutti. Ti chiedo di prendere su di te ogni pena dell’uomo e di consegnarmela. Le tue lacrime dovranno diventare le Mie. La tristezza che tu assorbirai è il risultato della incomprensione dell’uomo verso il Mio Pensiero, ma dovrai usargli compassione affinché lui provi di nuovo. Per questo compito difficile, io ti regalo il dono più bello. Sarai l’unico Mio figlio a Comprendermi. Ma questo dono della comprensione è riservato a te solo, Pesci, perché se tu provassi a parteciparlo all’uomo, non vorrebbe ascoltarti».
E il Pesci tornò al proprio posto.

Allora Dio disse: «Ognuno di voi possiede una parte del Mio Pensiero. Non dovrete sbagliare nella sua interpretazione né desiderare il dono dei vostri fratelli. Ognuno di voi è perfetto, ma lo saprete solo quando sarete Uno. Allora sarà rivelato ad ognuno di voi il Mio Pensiero nella sua completezza».
Una volta lasciato a sé stesso, ogni figlio decise di mettere a buon frutto il dono ricevuto, ma nessuno dei dodici capì né il proprio dovere, né il proprio dono.


Quando molto imbarazzati tornarono da Dio, questi disse loro: «Credete tutti che il dono dell’altro sia più prezioso del vostro. Vi permetto dunque di scambiarli». E per un istante ogni figlio conobbe l’estasi prospettando tutte le possibilità della sua nuova missione. Ma Dio sorrise e disse: «Tornerete da Me parecchie volte per chiedermi di liberarvi dalla vostra missione e ogni volta esaudirò il vostro desiderio. Voi attraverserete un gran numero di incarnazioni prima di compiere la missione iniziale prescritta da Me ad ognuno di voi. Vi concedo un tempo infinito per assolverla, ma potrete stare con Me solo quando ciò sarà compiuto».

Fondamentale precisazione di Andrea Fontana
L'autrice che ha pubblicato nel suo libro queste Allegorie dei 12 Segni dello Zodiaco non ne ha spiegato il significato esoterico, ma in realtà non si tratta del Sole nei 12 Segni zodiacali, bensì dei 12 
STADI EVOLUTIVI, che sono stati spiegati dal Maestro Tibetano D.K. nel terzo volume del Trattato dei Sette Raggi "Astrologia Esoterica", così come ha elencato anche i Motti dei 12 Segni zodiacali.


MOTTI DEI 12 SEGNI ZODIACALI
Rivelati dal Maestro Tibetano D.K. nel terzo volume del Trattato dei Sette Raggi "Astrologia Esoterica" pubblicato da Alice Bailey (pag. 653 ed. inglese):

Secondo la Personalità. Coscienza ordinaria. Moto in senso retrogrado, orario.Da Pisces passando per tutti i Segni fino ad Aries
1. Pisces: “Scendi nella materia”.
2. Aquarius: “Che il desiderio nella forma governi”.
3. Capricornus: “L’ambizione governi e la porta sia aperta”.
4. Sagittarius: “Si cerchi il cibo”.
5. Scorpio: “Fiorisca Maya, e l’inganno prevalga”.
6. Libra: “Scegli”.
7. Virgo: “Regni la materia”.
8. Leo: “Che le altre forme siano. Io governo”.
9. Cancer: “L’isolamento sia la norma, e tuttavia esista la folla”.
10. Gemini: “L’instabilità compia l’opera sua”.
11. Taurus: “La lotta sia imperterrita”.
12. Aries: “Si ricerchi la forma”.
Secondo l’Anima. Coscienza spirituale. Moto in senso corretto, antiorario.
Da Aries a Pisces passando per tutti i Segni
1. Aries: “Avanzo, e dal piano della mente governo”.
2. Taurus: “Io vedo, e quando l’Occhio è aperto, tutto è luce”.
3. Gemini: “Riconosco l’altro sé, e mentre quello declina, io cresco e splendo”.
4. Cancer: “Costruisco una casa illuminata, e vi dimoro”.
5. Leo: “Io sono Quello, e Quello sono io”.
6. Virgo: “Sono la Madre e il Bambino. Sono Dio e sono la materia”.
7. Libra: “Scelgo la via che passa fra le due grandi linee di forza”.
8. Scorpio: “Sono il guerriero, e dalla battaglia esco in trionfo”.
9. Sagittarius: “Vedo la meta. La raggiungo, e ne vedo un’altra”.
10. Capricornus: “Mi perdo nella luce superna, ma le volto le spalle”.
11. Aquarius: “Sono acqua di vita, versata agli assetati”.
12. Pisces: “Lascio la casa del Padre, e tornando, io salvo”.


Ecco alcuni brani dal libro: 
"LE FATICHE DI ERCOLE" UNA INTERPRETAZIONE ASTROLOGICA di Alice A. Bailey - Prima edizione inglese 1957 - Prima edizione italiana 1998

Prefazione del Maestro Tibetano D.K.
Lo Zodiaco


Colui Che presiede guardò verso i figli degli uomini, che sono Figli di Dio. Vide la loro luce e ove si trovavano sul Sentiero che riconduce al Cuore di Dio.

Il Sentiero gira in modo circolare attraverso dodici grandi Porte e, ciclo dopo ciclo, queste Porte vengono aperte e richiuse. I Figli di Dio, che sono figli degli uomini, avanzano.

All’inizio la luce è fioca. La tendenza dell’aspirazione umana è egoistica e oscure le azioni che ne risultano. Lentamente gli uomini imparano e, imparando, passano ripetutamente tra le colonne delle Porte. Lenta è la comprensione, ma nelle Aule di Disciplina, che si trovano in ogni sezione del movimento cosmico del circolo, la verità è lentamente riconosciuta, la lezione necessaria appresa, la natura purificata ed educata, finché non si vede la Croce, quella Croce fissa ed inevitabile che crocifigge i figli degli uomini, stesi sulle Croci di coloro che servono e salvano.

Tempo addietro un uomo emerse dalla massa degli uomini e colpì lo sguardo vigile di Colui che eternamente presiede la Camera del Consiglio del Signore. Questi si rivolse a chi gli stava a lato dicendo: 
“Chi è quell’anima sul Sentiero della vita, la cui luce brilla debolmente?”

Venne prontamente la risposta: “Quella è un’anima che, sul Sentiero della vita, sta sperimentando e cerca la chiara luce che risplende dal Luogo Elevato”.

“Che prosegua sul suo sentiero, ma sorvegliate i suoi passi.”

Rapidamente trascorsero gli eoni. La grande ruota girò e, girando, condusse l’anima sul Sentiero. Poi giunse il giorno in cui Colui che presiede la Camera del Consiglio del Signore attirò di nuovo l’anima in ricerca entro il cerchio della sua vita radiante.

“Chi è quell’anima sul Sentiero della grande opera, la cui radianza comincia a risplendere?”

Giunse la risposta: 
“È un’anima che cerca la luce della comprensione, un’anima che lotta”.
“Ditele da parte mia di tornare dall’altro senso e di percorrere in questo modo lo Zodiaco. In questo modo potrà trovare l’oggetto della sua ricerca. Sorvegliate i suoi passi e quando avrà cuore comprensivo, mente acuta e mani abili, riconducetela a me.”

Di nuovo trascorsero i secoli. La grande ruota girava e, nel girare, immetteva tutti i figli degli uomini, che sono Figli di Dio, sul loro Sentiero. Col trascorrere dei secoli, emerse un gruppo di uomini che lentamente invertì il proprio senso di marcia. Essi trovarono il Sentiero. 

Oltrepassarono le Porte e faticosamente si diressero verso le cime delle montagne e verso il luogo della morte e del sacrificio. Il Maestro che osservava vide emergere da questa folla un uomo che salì sulla Croce fissa, chiedendo azioni da compiere, servizio da rendere a Dio e all’uomo e volontà di calcare il Sentiero verso Dio. Stando in piedi dinanzi a Colui che presiede e che opera nella Camera del Consiglio del Signore, l’uomo udì un ordine:

“Obbedisci al Maestro sul Sentiero. Preparati per le ultime prove. Oltrepassa ogni Porta e, nella sfera che rivela e custodisce, compi la fatica che ti è richiesta. Apprendi la lezione e inizia così, con amore, a servire gli uomini della terra”.

Poi il Maestro pronunciò il comando finale: “Preparate il candidato. Assegnategli i compiti da svolgere e scrivete il suo nome sulle tavole del Sentiero vivente”.

Connotazioni Astrologiche
Scopo secondario di questo studio è quello di presentare un aspetto dell’astrologia diverso da quello consueto. Tracceremo la storia di Ercole mentre attraversa i dodici Segni dello Zodiaco.
Egli, infatti, espresse le caratteristiche d’ogni Segno e in ognuno di essi conseguì una rinnovata conoscenza di se stesso dimostrando, tramite essa, il potere del Segno ed acquisendo i doni che esso conferisce. In ciascuno dei Segni lo vedremo superare le sue tendenze naturali, controllando e governando il proprio destino e dimostrando che le stelle influenzano, ma non determinano.
La forma d’astrologia che, credo, prenderà col tempo il posto di quella ordinaria che riguarda gli oroscopi, è la presentazione sintetica di eventi cosmici che si riflettono nella nostra vita planetaria, nella vita dell’umanità nel suo insieme e nella vita dell’individuo, che è sempre il microcosmo del macrocosmo.
Questo tipo d’astrologia concentra la sua attenzione principalmente sullo sviluppo del piano nel tempo; ciò si rivela storicamente in misura limitata per l’umanità ed uno studio più vasto delle epoche e dei cicli potrebbe portarci una maggiore comprensione degli scopi di Dio.
Vi è un immenso passato dietro all’umanità; eoni ed eoni sono trascorsi, la ruota dell’esistenza gira continuamente, la spirale della vita si svolge perennemente e noi siamo portati avanti nell’impeto di una forza che va verso un nuovo aspetto della meta, verso una visione e una realizzazione più ampie.
Il concentrarsi sull’oroscopo personale e l’intenso interesse manifestato dagli individui per le loro piccole faccende può essere naturale e normale ma è, ciò nonostante, miope. Solo la consapevolezza che siamo parte integrante di un più grande Tutto e la conoscenza di quella divina totalità possono rivelare il proposito maggiore. Queste sono le idee che dovranno infine sostituire le nostre preoccupazioni personali. Le piccole storie della nostra vita devono scomparire in un quadro più grande.
Astrologicamente, Ercole rappresentò la storia della vita d’ogni aspirante e dimostrò il ruolo che ciascun individuo deve svolgere nell’eterna Impresa.

VIAGGIO ATTRAVERSO I SEGNI
(Questo breve sommario serve come conclusione al dramma rappresentato in ogni Segno e sembra integrare la Serie di Ercole.)

Il progresso di Ercole dal piano mentale, attraverso il piano emotivo o del desiderio e di nuovo nella manifestazione fisica, e quindi il suo viaggio attraverso i dodici Segni tramite le dodici fatiche, fino al punto in cui egli diventa un iniziato, può essere tracciato per noi succintamente con le seguenti affermazioni:

In Ariete (21 Marzo - 20 Aprile), con la cattura delle giumente antropofaghe, lo vediamo iniziare il viaggio, reagire all’impulso del pensiero e cominciare ad imparare qualcosa sul controllo della mente. Come discepolo intelligente, egli comincia la sua carriera con un’indeterminata spinta spirituale per la giustizia e la termina come salvatore del mondo.

In Toro (21 Aprile - 20 Maggio) impara la natura del desiderio e a trasmutare questo in aspirazione, a dominare il sesso e a usarlo in modo giusto, catturando così il Toro di Creta. Questa forte spinta e la potenza d’attrazione, come vedremo, sono ciò che produce la grande illusione, ma anche ciò che alla fine può diventare causa di illuminazione.

Entrando nel Segno dei Gemelli (21 Maggio- 20 Giugno), il progresso del discepolo, finora soggettivo e caratterizzato dal pensiero e dal desiderio, si trasforma in espressione sul piano fisico. In questo Segno egli giunge alla conoscenza di se stesso come personalità e coglie le mele d’oro della conoscenza, subordinando alla sua impresa i tre aspetti del sé personale inferiore, il corpo fisico, la natura desiderio-sentimento e la mente.

In Cancro (21 Giugno - 21 Luglio, il Granchio) la facoltà superiore dell’intuizione è posta in gioco e ciò è simbolizzato per noi nella cattura della sfuggente Daina, o Cerva, sensibile e difficile da trovare. Nei suoi cicli precedenti d’esperienza di vita, Ercole ha trasmutato l’istinto in intelletto, ma ora come discepolo deve trasmutare l’intelletto in intuizione. Le alte corrispondenze di tutti i poteri inferiori devono essere sviluppate ed utilizzate.

Così equipaggiato, in Leone (22 Luglio - 21 Agosto) Ercole intraprende la più nota delle sue fatiche, l’uccisione del Leone di Nemea. Nella prova dimostra il potere di fare due cose e prova al maestro Euristeo che l’osserva, che la sua personalità rifocalizzata e coordinata è caratterizzata da quel determinato coraggio che è il dono della gente nata in questo Segno e testimonia anche, con la sua fatica, che l’inferiore può essere subordinato al superiore. Col servizio reso e il buon senso del suo procedere, dà dimostrazione della forza del suo proposito.

Possiamo considerare queste cinque fatiche in Ariete, Toro, Gemelli, Cancro e Leone, come coprenti l’intero periodo del Sentiero Probatorio e l’uccisione del leone di Nemea come il culmine di questa parte della lotta.
Ora egli è pronto a calcare il Sentiero del Discepolato, nel quale il Cristo interiore è rivelato poco a poco, la materia è definitivamente subordinata per essere usata dall’anima e l’aspetto forma viene ad essere semplicemente considerato come madre del Cristo Bambino. Questa consapevolezza progressiva inizia in Vergine, il sesto segno, il segno della mangiatoia, ed è al culmine in Capricorno, il decimo segno, il segno della nascita di tutti i figli del sole.
Sul Sentiero del Discepolato, egli, in secondo luogo, deve dimostrare di aver vinto l’illusione, cioè che l’annebbiamento magico imposto dalla materia sullo spirito non inganna più. Ciò è drammaticamente dimostrato nella fatica in Scorpione, con l’uccisione dell’Idra a nove teste.
Dopo Capricorno, egli diventa un servitore dell’umanità, consacrato al lavoro della Gerarchia e questa dedizione spirituale al servizio trova la sua espressione negli ultimi due Segni dello Zodiaco, quelli di Acquario e Pesci.

In Vergine (22 Agosto - 21 Settembre), il primo dei Segni del discepolo, egli compie la sua sesta fatica e strappa il cinto di Ippolita, regina delle Amazzoni. È interessante notare che la prima fatica, sul sentiero probatorio, iniziò con un fallimento parziale in Ariete e la prima fatica sul Sentiero del Discepolato, cioè in Vergine, venne anch’essa “compiuta male”. Il discepolo non deve mai abbassare la guardia, perché vi è sempre il pericolo di commettere degli sbagli. Le sue virtù possono diventare il suo problema e ci viene detto che anche ad un alto iniziato figlio di Dio è possibile retrocedere sul Sentiero del Conseguimento. Il suo insuccesso è, tuttavia, solo temporaneo. Ci sono altre opportunità ad attenderlo. La conseguenza del suo errore è il ritardo, ma il giorno del recupero e della ripresa inevitabilmente ritorna. Nella Vergine vediamo la preparazione alla prima iniziazione, la nascita del Cristo, chiamata nella religione cristiana: la nascita del Cristo nel cuore. Questo è un avvenimento sia sul piano fisico che trascendente, come vediamo studiando i segni della Vergine e del Capricorno.

In Bilancia (22 Settembre - 21 Ottobre) Ercole cattura il cinghiale e, con l’attuazione di questa fatica, dimostra la sua idoneità a prendere la seconda iniziazione, che riguarda il corpo emotivo. Egli bilancia le paia degli opposti e lo dimostra in modo divertente e simbolico. Prova che la stabilità e l’equilibrio sono ora delle caratteristiche pienamente realizzate e che è pronto per intraprendere il terribile compito preparato per lui nel segno seguente.

In Scorpione (23 Ottobre - 22 Novembre) Ercole entra nella prova suprema, che è anche la prova suprema per l’umanità e che, se studiamo i tempi e le stagioni, sembra che l’umanità vi sia sottoposta proprio attualmente. Il problema di fronte ad Ercole è quello della sua emancipazione dall’illusione e della liberazione della sua percezione dalle nebbie e dai miasmi, dall’annebbiamento e dalle apparenze, dietro le quali la Realtà si vela. In questo Segno, egli supera con successo la sua prova più grande e, così, il suo problema cambia. Ha raggiunto il controllo e ha dimostrato la sua capacità di vincere il desiderio; il suo punto di vista è equilibrato e bilanciato. Ora, non essendo più preso da ciò che appare e potendo camminare focalizzato nella Luce, diventa un lavoratore mondiale.

Questa unicità d’intenti è dimostrata per noi in Sagittario (23 Novembre - 22 Dicembre, l’Arciere), dove assistiamo al coronamento della prova iniziata in Ariete, che era il giusto uso ed il controllo del pensiero. In Ariete cattura le Giumente antropofaghe e le piega al suo uso. Ora uccide gli Uccelli antropofagi di Stinfalo e mette fine a tutte le tendenze di usare il pensiero in modo distruttivo.

In Capricorno (23 Dicembre - 20 Gennaio, la Capra) diventa un iniziato e appare dinanzi al mondo quale salvatore, un Figlio di Dio liberato e capace di lavorare negli Inferi, in Terra e nei Cieli. Porta Cerbero fuori dall’Ade e, attraverso il simbolismo del cane a tre teste, descrive l’elevazione della personalità, il triplice aspetto della materia, nei Cieli. Egli dimostra così di aver subito il necessario sviluppo e sperimentato la prova più faticosa che lo metterà in grado di superare l'azione.

I due Segni successivi, Acquario e Pesci, ci mostrano Ercole liberato, al suo lavoro come salvatore del mondo. Le sue prove non sono più personali ed individuali, ma universali nella loro applicazione, e ci dimostrano l’inclusività della coscienza e la vastità dei metodi impiegati dal discepolo che ha scalato la montagna in Capricorno e non ha più problemi personali.

In Acquario (21 Gennaio - 19 Febbraio, Il Portatore d’Acqua) Ercole ripulisce le Stalle di Augia deviando il fiume e facendolo passare attraverso di esse. Queste stalle non erano state pulite da molti anni. Così egli, simbolicamente, versò le acque purificatrici a servizio dell’uomo. Questo è il Segno nel quale stiamo ora entrando; la più umile di tutte le fatiche vi è compiuta superando tutte le altre. Bisogna pensare con reverenza a Gesù il Cristo che lava i piedi dei discepoli, dopo aver seguito l’uomo che portava una brocca d’acqua sulla spalla, nella camera superiore.

In Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo) troviamo per contrasto il simbolo più elevato. Poiché qui Ercole cattura la Mandria Rossa, la pone in una coppa d’oro (il Santo Graal) e la porta nel Tempio. Tale è la bellezza suprema del Segno in cui l’uomo diventa un salvatore del mondo, avendo redento e trasceso tutto ciò che è animalità. Interpolato.

Questa breve analisi delle dodici fatiche ci dà una descrizione abbastanza sintetica del lavoro fatto da ogni discepolo veramente serio mentre procede da Ariete a Pesci. È un lavoro arduo, lento e portato avanti con grande difficoltà e spesso nella cieca ignoranza delle forze liberate e dei risultati raggiunti. Ma passo dopo passo l’aspirante è condotto sul sentiero dell’autoconoscenza. Il suo carattere e la sua natura sono stati messi alla prova ripetutamente, finché le qualità che caratterizzano la for
ma sono trasmutate in quelle che rivelano l’Anima.

Dal sito:
scienze astratte

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