Quel qualcosa di più


Quel qualcosa di più

La vita è quel qualcosa di più che la mente, l'Io, non può percepire, è la chiave verso il ritorno all'assoluta innocenza, una liberazione, un'unione assoluta tra i due aspetti del Sé, le parti interiori che chiamiamo bambino angelico e demone.
Quando l’Io è presente, se controlla la situazione, come sarà possibile far uscire e unire le nostre parti interiori?
Ciò, non è possibile poiché l'Io è una programmazione dei traumi infantili e condizionamenti vari, societari, familiari e culturali. L'Io crea continue proiezioni, proietta se stesso, interferisce in modo constante con la realtà che abbiamo davanti.
Per percepire quel qualcosa di più della vita, lo si ritrova quando no si è più la mente,nell'Io. Non parlo di tecniche meditative che in realtà vi dissociano e si viene proiettati nelle avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie...
bensì, nella visione della vita del bambino interiore che quando c'è l'unione assoluta tra i due aspetti si è l'osservatore.
L'osservatore non annulla l'Io, ma lo utilizza saggiamente, ed è là, che c'è quel qualcosa di più!
La normale via che conduce a Dio...
All'Amore assoluto.
La percezione di Dio non si scorge nella mente o "non mente", si trova nella conoscenza della propria mente!
Nella conoscenza della mente si è coscienti, e ciò porta fuori l'Osservatore, un'infinita parte di Dio.
Giuseppe Boccia

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