Mente e l'umore influenzati da batteri



È notizia recente che i probiotici vengano chiamati psicobiotici, perché in grado di dare una sferzata di energia al tuo cervello, migliorandone la salute mentale.
 Un articolo pubblicato online in Biological Psych­iatry nel giugno del 2013, recita: “i probiotici sono degli organismi viventi che, se ingeriti in ammontare adeguato, sono in grado di produrre effetti benefici per la salute, in pazienti affetti da malattie psichiatriche”, come ad esempio la depressione, e altri disordini legati allo stress.
Cosa sono i probiotici
Sono batteri dello stesso tipo di quelli che abitano normalmente nel nostro intestino e che costituiscono la naturale flora “buona” intestinale. Questi prodotti possono includere una o più specie di batteri, più spesso Lactobacilli e/o Bifidobacterium per lo più in associazione con altri batteri, componenti della normale flora intestinale o, meno frequentemente, con lieviti come il Saccaromyces.
Nel nostro corpo sono presenti batteri o lieviti per aiutare la salute totale del nostro organismo. Considerati che ci sono più batteri che cellule nel corpo! Un’alimentazione a base di cibi crudi, come frutta e verdura, grazie ai loro enzimi, ai loro fermenti, alla loro flora batterica di appartenenza, che viene apportata al corpo umano, lo rinvigorisce, rafforza ed equilibra.
La decadenza dei probiotici
Nel colon vi è una notevole flora batterica, pesante da 1 a 2 kg circa. Può essere soggetta a modificazioni che la rendono molto pericolosa per la salute. Quando la flora è equilibrata vi è una condizione di salute che prende il nome di “eubiosi”. Quando, invece, appaiono dei batteri non desiderati, l’equilibrio si altera e viene a crearsi la “disbiosi intestinale” con ripercussioni su tutto l’organismo.

I bambini hanno una elevata quantità di batteri probiotici che diminuisce in maniera vistosa per azione di stress, antibiotici, malattie, invecchiamento ed altre cause. come il poco movimento, l’inquinamento ambientale, un’alimentazione sbilanciata, assai ricca di zuccheri, di alimenti raffinati e additivi chimici, e nel contempo, povera di elementi importanti, come fibre, vitamine e sali minerali. A tutto questo si deve aggiungere lo stress, concausa di alterazione alle pareti intestinali, per contrazione eccessiva o insufficiente. Questa condizione, non solo causa un accumulo di scorie e l’aumento delle incrostazioni fecali, ma danneggia pesantemente la flora batterica, rallentando i processi biologici propri dell’intestino.
Alimentazione non consapevole, polipi e tumori
Un’alimentazione non consapevole (troppi zuccheri e proteine, errato accostamento dei cibi, poca e cattiva masticazione), pasti ingeriti in fretta, uso di lassativi, antiacidi, antibiotici, creano un prodotto della digestione (bolo) carico di proteine mal digerite e di altre sostanze anomale, che predispongono allo sviluppo di varie sostanze tossiche e batteri della putrefazione, entrambi molto dannosi. Tutto questo, purtroppo, trova riscontro nel forte aumento statistico delle patologie gravi del colon, tra cui troviamo diverticoli, polipi, rettocolite ulcerosa, tumori.
Probiotici influiscono sul cervello
Il professor John Cryan dell’University College Cork e il suo team hanno scoperto inoltre che i probiotici apportano benefici riducendo l’ansia, la depressione e lo stress. Questi risultati evidenziano l’importanza del ruolo dei batteri nella comunicazione tra l’intestino e il cervello, e suggeriscono che alcuni organismi probiotici possono rivelarsi utili in disturbi legati allo stress.
Un altro studio condotto dall’ UCLA (University of CaliforniaLos Angeles), dimostra come mutando l’ambiente batterico dell’intestino si può condizionare l’attività cerebrale.
Probiotici e infenzioni
L’integrazione con probiotici riduce la durata delle infezioni respiratorie alte, come ad esempio il raffreddore, negli studenti. Lo dice uno studio inglese condotto all’Università del New Jersey e pubblicato su British Journal of Nutrition. La ricerca ha preso in esame 198 studenti di college che vivono nelle residenze universitarie presso l’Università statale di Framingham. Lo studio dimostra che l’assunzione regolare di probiotici influisce sulla durata e sulla severità dei sintomi nei giovani che hanno avuto infezioni delle vie respiratorie alte. La durata media degli episodi infettivi è risultata significativamente ridotta  fino a due giorni e l’intensità dei sintomi è risultata più bassa fino al 34 per cento in quanti hanno assunto probiotici rispetto ai pari età di controllo.
I benefici per il colon e l’apparato intestinale
I probiotici possono alleviare i sintomi della sindrome del colon irritabile e  favorire i giusti equilibri intestinali. Aiutano, infatti, a prevenire  gonfiori intestinali e stitichezza. Sono stati pubblicati oltre 30 trial clinici randomizzati e controllati sull'efficacia dei probiotici nella sindrome del colon irritabile e quattro meta-analisi sistematiche ne hanno valutato i risultati.
Aggiungendo probiotici alla nostra alimentazione aiutiamo il sistema immunitario rimanere forte, prevenire disturbi digestivi, combattere le infezioni, raffreddori e influenze in modo più efficace e anche possiamo regolare l’ umore.
In verità una corretta alimentazione prevalentemente vegetale e cruda e un’attitudine mentale sana non hanno bisogno di integratori perché il corpo ha tutto quello di cui ha bisogno e non è sotto sforzo per compensare processi digestivi squilibrati. Tuttavia se stress, alimentazione errata, cattiva masticazione e vari disturbi sono presenti allora integrare con dei probiotici mentre si riprende mano alla propria vita sarà sicuramente benefico.

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