In che cosa consiste la stabilità?



La meditazione, conoscere il sé, comporta stabilità.
In che cosa consiste la stabilità?

Nel non essere più male, o bene, ossia nell'essersi elevati fino ad non avere più giudizio...
Vedere, sentire, ciò che porta lo specchio esteriore, ma non entrare in vibrazione con esso.

il mondo che ci circonda ci porta una vibrazione e semplicemente la si riconosce, 
che è diversa da come stiamo vibrando noi stessi. 
La si Lascia passare, senza contrastare o giudicare... 
Questo ci porta ad essere conduttori di Noi stessi.
Questo, è la "Stabilità".


Giuseppe Boccia

Un giorno un vecchio mi disse


“ Un giorno un vecchio mi disse: ” 

Quando incontri qualcuno,

e questo qualcuno ti fa fermare il cuore per alcuni secondi: 
fai attenzione, questo qualcuno potrebbe essere la persona più importante della tua vita.

Se gli occhi si incrociano e in quel momento c’è la stessa luce intensa tra loro: 
stai allerta, può essere la persona che stai aspettando dal giorno che sei nato. 
Se il tocco delle labbra è stato intenso, se il bacio è stato appassionante e gli occhi si sono riempiti di acqua in quel momento:
rifletti, c’è qualcosa di magico tra voi. 
Se il primo e l’ultimo pensiero del giorno è per quella persona, se il desiderio di stare insieme arriva a stringerti il cuore: 
ringrazia Dio, ti ha mandato un dono divino…l’amore. 
Se un giorno doveste chiedere perdono l’uno a l’altro per qualche motivo e in cambio ricevere un abbraccio, un sorriso, una carezza fra i capelli e i gesti varranno più di mille parole: 
arrenditi, voi siete fatti l’uno per l’altro. 
Se per qualche motivo fosse triste, se la vita le avesse inflitto un colpo e tu sarai lì a soffrire il suo dolore, a piangere le sue lacrime e asciugarle con affetto: 
che cosa meravigliosa! Lei potrà contare su di te in qualsiasi momento della vita. 
Se riesci col pensiero a sentire l’odore della persona come se si trovasse al tuo fianco, e se la trovi meravigliosamente bella anche quando indossa un vecchio pigiama, ciabatte e ha i capelli arruffati. Se non riesci a lavorare per tutto il giorno, emozionato per l’appuntamento che avete…se non riesci ad immaginare in nessun modo un futuro senza quella persona, e se hai la certezza che la vedrai invecchiare e, anche così, sei convinto che continueresti ad essere pazzo per lei. Se preferiresti morire prima di vedere l’altra andarsene…allora vuol dire che l’amore è entrato nella tua vita! E’ un dono!”
Poi sorrise e mi disse: 
“Molte persone si innamorano molte volte nella vita, ma poche amano o trovano un amore vero. A volte lo incontrano e non prestano attenzione a questi segnali, e lo lasciano passare senza accadere veramente. 
E’ libero arbitrio. 
Per questo, presta attenzione ai segnali, non lasciare che le follie del quotidiano ti rendano cieco alla miglior cosa della vita: 
l’amore! 
Quello che è sincero non cambia mai!”…

Carlos Drummond de Andrade 

L'ORGASMO DEL CUORE


Molti pensano che la soddisfazione sessuale e la realizzazione spirituale siano due cose diverse, se non addirittura contrapposte.
Anche la maggior parte delle tradizioni spirituali che ci insegnano a ricollegarci col divino - dal Cattolicesimo agli Hare krishna - escludono la sessualità o addirittura la segregano nel regno di Lucifero.
Noi conosciamo soltanto tre grandi correnti spirituali che pongono la sessualità al centro della ricerca di se stessi e degli spazi che si aprono oltre il sé: 
il Tantra, il Taoismo e il Quodoushka. 
Secondo tutte e tre queste correnti, amore e sesso non sono in opposizione, ma si accrescono reciprocamente - cosa, d'altronde, ampiamente confermata dall'esperienza quotidiana. 
Il termine «fare l'amore» è, quanto a questo, molto corretto, perché facendo sesso innalziamo quell'energia che - se ci apriamo a essa - può giungere fino al cuore e creare amore. In questo senso l'amore non è più un qualcosa che ci viene dato, dalle circostanze, dal destino, ma diviene una nostra responsabilità. Sembra paradossale, ma non lo è: 
per quanto l'amore sia connesso all'aprirsi e al diventare ricettivi ha bisogno di una nostra decisione per cominciare a esistere, e noi possiamo fare molto perché ciò avvenga.

Articolo tratto dal libro "Tantra - La via dell'estasi sessuale - Elmar e Michaela Zadra"

La vita in sintesi è conoscere


La vita in sintesi è conoscere se stessi in un corpo emozionale, è un percorso fluido; gli ostacoli, le dighe sono solo blocchi emozionali ( traumi o esperienze nn vissute con consapevolezza) che ne rallentano il corso…..
Questi blocchi sono nascosti in noi, alcuni ce li portiamo dietro da vecchie incarnazioni altri le prendiamo al momento. Ciò comporta che nella parte più profonda di noi stessi, il/la bambino/a si spezza l'armonia, e le potenzialità di chi siamo realmente la perdiamo.
con ciò non si è più conduttori di se stessi.
Conoscere se stessi è essere conduttori della propria vita, un giusto equilibrio per riportare ordine nel caos dei sentimenti...
Giuseppe Boccia
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