Analisi dei sette chakra, dei relativi blocchi psicofisicie delle basi terapeutiche essenziali


Analisi dei sette chakra, dei relativi blocchi psicofisicie delle basi terapeutiche essenziali



Tutta l’attività e i disturbi psicosomatici possono essere facilmente compresi sulla base di un modello olistico che abbiamo chiamato Cyber.
Cyber è un modello di essere umano molto semplice, che possiamo raffigurare come una sfera (un campo di energia-informazioni) con un punto di luce interno (che simbolizza la coscienza); con questo modello tridimensionale cerchiamo di rappresentare ciò che non è rappresentabile (la coscienza è impalpabile, non esiste a livello sensoriale come estensione di tipo fisico).
Noi ci sentiamo di fatto una unità di coscienza, una sfera di informazioni coscienti, di energia intelligente e sentiamo di avere più o meno, non sempre, un centro interno di autoconsapevolezza che chiamiamo Identità, Io, Soggettività.
Nella tradizione del pensiero occidentale è sempre stata presente una separazione tra il corpo fisico, la materia, e l’anima immateriale.
Durante questo corso cercheremo di superare questa dicotomia e di lavorare sull’unità, per riuscire a sentire dentro di noi l’Uno, l’energia unitaria; infatti noi siamo costituiti da una sola entità, formata da mille pezzi, frammenti, che sono comunque uniti tra loro.
E nel momento in cui realizziamo dentro noi stessi questo tipo di consapevolezza, cioè ci sentiamo veramente uno, uniti, unici, riusciamo a vedere anche l’universo stesso come Unità, riusciamo a vedere tutto ciò che ci circonda, dalla politica alle televisioni all’arte alla filosofia all’estetica ecc., in maniera unitaria, globale. Dentro di noi si è venuto infatti a creare questo punto, questa coscienza come nucleo che ci permette di unificare il reale, e possiamo così sperimentare che fino a quando non realizzeremo al nostro interno questa esperienza unitaria, il mondo esterno continueremo a vederlo frammentato, pieno di divisioni, di contraddizioni e di conflitti.
Quando ci sono tante parti in gioco, lì sorge automaticamente il conflitto: dobbiamo scegliere tra una cosa e un’altra e decidere quale sia la migliore.
Ma nel momento in cui una persona entra in contatto profondo con sé stessa tanto da sentire tutte le sue varie parti, che magari in quel momento sono in conflitto (ciò che si pensa sia bene o male per sé stessi), può bilanciare queste parti se riesce a vederne il processo unitario che le informa, improvvisamente anche nel mondo esterno comincerà ad osservare il processo di sintesi, di unificazione di tutto il reale.

Rispondo alle vostre domande: "cosa significa blocco, o congelare un trauma infantile?



 Rispondo alle vostre domande:

"cosa significa blocco, o congelare un trauma infantile?

Ne parlo spesso, ognuno di noi dal concepimento alla prima infanzia(da 0 a / 7 anni) a creato tramite l'esperienze la propria armatura.
Provate a mettere dell'acqua dentro il congelatore. Ora immaginate di dividerla in piccole quantità, cosi diventa prima ghiaccio(blocco). Il ghiaccio congelandosi occupano uno spazio maggiore che nella forma dell’acqua.
Cosi facciamo noi con l'emozioni gli eventi che non comprendiamo, o che la struttura fisica non può reggere. Cosi congeliamo le nostre emozioni, prendiamo una porzione di quello che è accaduto, la mettiamo nel congelatore(inconscio), acquista così un volume maggiore e una maggiore densità. Diventa un ricordo traumatico o sgradevole.
Creando anche nel corpo un blocco energetico, che per questo il fisico si adatta a posture ben precise.
Il blocco energetico fisico accade perché la mente non farà più circolare l'energia in modo regolare poiché l'associa quel percorso a ciò che ha registrato nell'inconscio.
Lavorando sul corpo e sbloccando quell'energia porta fuori il trauma, come mettere il cubetto di ghiaccio a temperatura ambiente, gradualmente riacquista la sua forma liquida e scorre via.
Essendo che si cresce nella totalità di non sapere che NON siamo la mente, ma che siamo oltre e che la mente, il corpo, registra ogni evento che ci risulta come trauma, abbiamo molto ghiaccio dentro di Noi.
La mente illude che tenuto lì, ben nascosto, non crei più problemi di quanti ne ha creati all'inizio e invece gradualmente ci congela e cambia il nostro futuro.
Poiché quei blocchi creeranno un'attrazione in eventi, in persone, in Amori...
Il passato, anziché scorrere, rimane lì, creando il nostro futuro!
Sciogliere quei blocchi è lasciare spazio ad un futuro diverso.

G. Boccia

bisbiglio..


Cosa si cerca, o cosa si trova nel bisbiglio in Me?
Che cosa è questo che fa tanto rumore in Me, l'amore, o è tutto un immenso gioco?
Quasi sempre le risposte arrivano in un momento di profonda e forte allucinazione...
Un semplice pensiero che talvolta ti accompagna per il resto della vita...
il desiderio di un'amore senza fine ... 
Ti sussurra la mente, e il cuore illumina un viso che d'amore e gioa vive in Te...
La vita è un gioco, giocala... Con il cuore e la mente.

G. Boccia

Rispondo alle vostre domande: "Perché nessuno ascolta?"

Rispondo alle vostre domande:

"Perché nessuno ascolta?"

La realtà e che ognuno crede al suo modo di “ascoltare”, ma in realtà sta visualizzando l'ascolto da ciò che prova e non da ciò che prova l'interlocutore.
L’ascolto è la capacità di capire e rispondere ai desideri, ai sentimenti e alle preoccupazioni degli altri, anche se non manifestate in maniera chiara. Implica una sensibilità nel modo di rapportarsi agli altri grazie alla quale è possibile comprendere i bisogni e i punti di vista dell'interlocutore.
E’ fondamentale ogniqualvolta che si entra in relazione con altre persone, con la persona Amata, i propri figli.
“Ascoltare” consiste nell'interpretare il punto di vista di chi parla e nel riuscire a ragionare per un momento “come se” fosse il nostro.
Per ascoltare è dunque necessario che il messaggio giunga sufficientemente chiaro, fuori dal nostro sentire emozionale. Dai pensieri che frullano nella mente.
Per questo dobbiamo essere nel “Qui e ora”.
In questo modo il nostro interlocutore, si sentirà accolto e capito.
Se non si ascolta, è difficile rendersi conto di come le parole emesse possano fare male agli altri.
Imparare a mettersi nei panni dell'altro, e avere la consapevolezza che al mondo ci sono tante sensibilità.
Forse non ci sentiremo più soli.
Tutti siamo Uno.
G. Boccia
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